venerdì 15 settembre 2017

Life is Strange - Recensione -


Life is Strange è una avventura seriale in 5 capitoli, che ha conquistato pubblico e critica nel corso del passato 2015. Un gioco veramente bello, emozionante e con una storia dannatamente coinvolgente.

Il gioco ci farà impersonare Maxine Caulfied (anche se lei preferisce farsi chiamare Max), una studentessa di un corso di fotografia timida e insicura, con grosse difficoltà a vivere la sua vita scolastica. Max durante una lezione ha una visione apocalittica dove la sua città natale viene distrutta da un tornado. Successivamente a causa di un tragico evento che riguarderà una sua cara e vecchia amica d'infanzia scoprirà di avere la possibilità di tornare indietro nel tempo e poter quindi cambiare il futuro, e grazie a questo suo potere riuscirà a salvare la sua amica, ma causerà in conseguenza di ciò una serie di eventi che renderanno sempre più problematica la propria esistenza. Infatti il potere di Max non è essente da difetti,  più usa il suo potere per aggiustare il presente e più questo diventerà sempre più problematico, in una sorta di effetto farfalla che avrà ripercussioni sempre più pesanti su Arcadia Bay e i suoi abitanti.


Life is strange è un titolo molto diverso dalla classica avventura punta e clicca, puntando più sulla storia e i personaggi (tutti magnificamente caratterizzati), avvicinandosi per questo più allo stile dei giochi Telltale Games, anche se con le dovute differenze. .

Interessante vedere come grazie al potere di riavvolgere il tempo avremo la possibilità di ponderare meglio le nostre azioni e capirne il peso che avranno nella vita di Max. Infatti durante i dialoghi potremmo tornare indietro nel tempo per vedere le conseguenze nel dare altre risposte e così scegliere la nostra risposta definitiva dopo una attenta ponderazione. Vero tocco di genio malvagio da parte degli autori è quello di inserire nei pensieri di Max che potremo ascoltare anche i dubbi che questa avrà dopo aver preso una decisione importante, in modo da instillare il dubbio nel giocatore e costringerlo a rivedere le proprie scelte più volte.

La storia ha uno stile che si avvicina molto a una serie tv, con l'interessante pregio di essere modificata dalle scelte fatte dal giocatore durante lo svolgimento del gioco. Uno stile di gioco che narrativamente parlando ricorda molto di opere filmiche come The Butterfly Effect o Donnie Darko, altrimenti se conoscente il mondo anime il gioco vi ricorderà serie come Steins;Gate o Erased. Non mancano simboli forti (come i vari spiriti animali), legati sopratutto alla fotografia vista come elemento capace di congelare nel tempo i ricordi, tanto che diventeranno uno strumento potentissimo attraverso cui la protagonista potrà viaggiare indietro nel tempo/realtà alternative.

La grafica del gioco è decente, non certo realistica (vagamente tratteggiato come un fumetto a mio avviso), ma in questo genere di giochi non è di certo l'elemento di punta. Certo in alcuni casi da fastidio notare una certa mancanza di sincronizzazione labiale e una espressività facciale dei personaggi non sempre riuscitissima, ma nulla che danneggi la fruizione del gioco.

Nonostante l'elemento paranormale il gioco si concentra più sul rapporto tra Max e Chloe, su i loro sentimenti, i loro dubbi, sogni. In una perfetta metafora della crescita personale che ogni adolescente deve fare per per raggiungere lo stato adulto. Max infatti ha difficoltà ad avvicinarsi a una realtà scolastica che sente ostile e complicata, in cui trova sempre più difficoltà ad unirsi. A simbolo di tutti ciò c'è il suo rapporto con la sua amica del cuore Chloe, che il suo atteggiamento ribelle e anarchico rappresenta la parte infantile e nostalgica di Max, che diventerà sempre più impossibile da gestire con il suo nuovo mondo scolastico/sociale che lei vuole portare avanti. A tutto ciò si unisce il senso di colpa che la ragazza prova per aver abbandonato la propria amica nel momento peggiore della sua vita. Il messaggio finale che arriva è che non esistono scelte esattamente giuste o sbagliate, ma solo la nostra decisione, che anche impegnandoci al massimo non ci porterà mai a salvare tutti, qualcosa bisognerà sempre perdere qualcosa per andare avanti.

Come detto prima uno degli elementi più riusciti è l'interazione con i personaggi presenti in gioco, infatti grazie ad alcuni di essi sarà possibile accedere a delle storie secondarie che trattano elementi attuali molto difficili come il bullismo, l'insicurezza giovanile, ecc. Altri invece mi hanno colpito per la capacità di modificare il loro comportamenti nei nostri confronti a seconda delle risposte che gli daremo, a volte in modo totalmente diversi da come penseremmo normalmente.

Interfaccia di gioco
La componente narrativa si sviluppa principalmente grazie a una serie di oggetti e stanze ricche di elementi (dai computer ai pezzi di carta) con cui potremo interagire per approfondire aspetti della storia che altrimenti ci rimarrebbero oscuri, e che spesso ci porteranno a ribaltare completamente la nostra idea su una determinata persona, tanto che sarà la vostra principale occupazione durante il gioco dei primi 3 capitoli del gioco (sarò solo io ma durante il gioco solo l'idea di lasciare il mio pc perennemente acceso e senza password di sorta per limitarne l'accesso mi faceva salire l'ansia.). Ovviamente come in ogni punta e clicca classico l'analizzare un oggetto ci permetterà di ascoltare la personale descrizione di Max e i suoi eventuali pareri (tutti veramente molto belli da ascoltare). Tutto ciò permetterà di aumentare il realismo e il respiro della storia.

Il doppiaggio inglese è veramente buono, con voci perfette per i ruoli loro assegnati. Personalmente avrei preferito avere la possibilità di avere un doppiaggio italiano, visto che con i sottotitoli è facile avere  quell'attimo di disattenzione che ti fa saltare quelle parole chiave per capire il discorso, ma capisco che l'inserimento di un ulteriore doppiaggio avrebbe fatto lievitare ulteriormente i costi in modo spropositato.

Molto bello anche il comparto musicale, sempre azzeccatissimo con canzoni indie e folk che riescono bene a ricreare le atmosfere del gioco.

Le scelte rilevanti ai fini della trama saranno
sempre evidenziate da particolari effetti visivi e sonori.
Davvero piacevole da vedere la grande quantità di citazioni di film, libri ed altri elementi di cultura geek presenti all'interno del gioco (si vada Full metal Alchemist a Cannibal Holocaust). Ho perfino trovato una citazione semi nascosta all'artista giapponese Shintaro Kago (con il suo stile guro demenziale/satirico), cosa che ho apprezzato molto.

Direi che alla fine ci troviamo di fronte a un bel titolo, ma non di fronte a un capolavoro. Il gioco va alla grande fino all'ultimo capitolo, per poi risultare zoppicante e non ben strutturato, per quanto ancora di alto livello. Infatti l'ultimo capitolo l'ho trovato leggermente troppo ripetitivo e per certi aspetti banale (sopratutto nel sogno onirico nella seconda metà dell'episodio, a mio giudizio veramente noioso e fuori contesto), sopratutto nel finale (anche se per l'economia del gioco è comprensibile). Un altro difetto che ho riscontrato è quello che a conti fatti, tranne per molti elementi accessori ho trovato che la storia fosse molto più pilotata di quello che uno si aspetterebbe, sopratutto per la presenza di solo due finali possibili al di là delle scelte fatte (mettiamoci poi il fatto che il secondo finale è un non-finale). Aggiungerei poi che molti elementi nel finale non trovano una spiegazione logica (la provenienza dei poteri di Max, il tornado) e si sente la mancanza di idee o più probabilmente di budget nel loro sviluppo, un vero peccato.

Bisogna dire poi che Life is Strange è stato anche vittima del suo stesso successo, forse un tran tran mediatico eccessivo per un gioco con delle tematiche non proprio originali (in fondo si tratta di elementi che per quanto ben gestiti non dicono nulla di nuovo al genere).

In definitiva è un gioco che consiglio vivamente di provare, certo c'è qualche difetto qui e la, ma per una volta mi sono sentito vicinissimo per pensiero e storia alla protagonista e credo che per un gioco sia una bella cosa.

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