lunedì 31 luglio 2017

Freaks di Tod Browning - recensione -


Anno: 1932
Durata: 64 min
Genere: drammatico, orrore, macabro
Regia: Tod Browning
Soggetto: Tod Robbins
Sceneggiatura: Clarence Robbins

In un circo che fa dei fenomeni da baracconi la sua attrazione principale, nascono e si sviluppano relazioni tra gli artisti. Tra di essi c'è il nano Hans attratto dalla avvenente Cleopatra, una normale circense. Purtroppo per il povero nano la donna è interessata solo al suo denaro e progetta di ucciderlo assieme al suo amante Ercole (il forzuto del circo) per godersi l'eredità, ma i due non hanno fatto i conti con la dura "legge dei Freaks".

Cleopatra e Hans
Oggi il termine Freaks o fenomeno da baraccone dice poco, ma dal XIX secolo alla prima metà del XX secolo fu un spettacolo frequente sopratutto negli Stati Uniti. I fenomeni da baraccone consistevano in spettacoli dove dietro a un congruo pagamento era possibile vedere persone o animali con aspetto insolito, dovuto principalmente a malattie o malformazioni (alcuni sono rimasti nel nostro immaginario come la donna barbuta o i gemelli siamesi) per impressionare il pubblico o farlo ridere. Molto spesso per questi disgraziati era l'unica possibilità di avere una indipendenza economica e di parvenza di vita sociale, in un modo che altrimenti li avrebbe condonanti alla segregazione (alcuni come l'uomo metà donna potrebbero oggi rientrare nella categoria transgender, ma ovviamente negli anni 30 non era una cosa socialmente ammissibile).


Freaks di Tod Robbins è un film maledetto, i temi trattati ieri come oggi sono delicatissimi, temi che sfidano le leggi del buon senso e del politically correct. Eppure è proprio il suo modo di mettere su celluloide senza filtri o pietismo di sorta il triste mondo dei fenomeni da baraccone che lo rende un capolavoro. Nulla ci viene risparmiato, persone con varie mutilazioni agli arti (anche totali), nani, esseri con varie deformità, ma tutti accomunati dalla volontà di essere trattati da esseri umani e non come scherzi della natura su cui sfogare le proprie frustrazioni e debolezze perché incapaci di offesa.
È bello vedere come tra di loro ci sia rispetto e gentilezza che non si riscontra nel pubblico, sempre pronti invece a offendere senza ragione come nella scena con Madame Tetrallini e suoi sfortunati bambini. Interessante è anche vedere come i Freaks vivono con naturalezza le loro disabilità, c'è chi usa i piedi come mani per mangiare, chi senza arti si accende una sigaretta con la bocca senza che nessuno gli dia una mano, la vita da novella sposa di una delle sue sorelle siamesi ecc (con una nutaralezza da far venire il magone per la simpatia e poetica compassione della regia). Persone però dotati di un terrificante senso di vendetta se un elemento del gruppo viene colpito, la famosa legge dei Freaks "Offendetene uno e li offendete tutti" (la scena finale è di un orrorifico veramente terrificante, tanto che molti pezzi finali del film furono eliminati per l'estrema violenza).

Nel cast erano presenti dei veri e propri freak, cosa che permette di raggiungere punte di un realismo davvero unico. Certo a guardare il film oggi alcune prestazioni recitative sono troppo teatrali o esagerati nei movimenti, ma dobbiamo ricordarci che il sonoro era comparso da poco e gli attori dovevano disabituarsi ai vecchi metodi recitativi dei film muti. La prestazione dei personaggi Freaks è veramente stupenda per la naturalezza con cui gli attori si mettono con naturalezza nella parte.

Alcuni dei Freaks del circo
Il film fu inizialmente concepito come Horror per risollevare le sorti della  Metro-Goldwyn-Mayer che in quel momento si trovava in cattive acque (Tod Browning aveva diretto anche il famoso Dracula con Bela Lugosi), ma il format così atipico spaventò i produttori del film così tanto da ostracizzare il film. Si narra addirittura che durante le proiezioni di prova molti spettatori si sentirono male e ci fu anche un presunto aborto spontaneo per quanto la visione era agosciante. Tanto da costringere il povero Browning a tagliare molte parti del film e a ritirarsi dal mondo di Hollywood.

Un film che afferma la vecchia ma sempre attuale verità che dietro a un bel viso o una persona comune si può nascondere il peggiore dei mostri, e che sarebbe bello che per una volta smettessimo di giudicare per etichette o per l'aspetto fisico una persona, ma che essa venga solo giudicata per le sue azioni. Una lezione che fino a quando esisteranno casi di razzismo, di bullismo o altri casi simili non potremo mai dire di averla appressa appieno.

Una delle terrificanti scene finali

In definitiva è un film veramente bello, un film così interessante nelle tematiche da rimanere attuale ancora oggi. Di certo non è un film per tutti, sopratutto se si hanno i nervi deboli, vista la presenza di scene dal forte impatto, ma se riesce a superare la cosa è un film che ha molto da insegnare al pubblico di oggi.  

Il film si può trovare in streaming gratis e legale sulla piattaforma VVVVID: qui il link

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